In questi giorni, aggiornando il feed di Instagram, ci siamo imbattuti in un post pubblicato da Torcha in collaborazione con la Farnesina. Nel carosello di immagini venivano mostrati diversi dati inerenti alla nostra lingua, mostrando chiaramente quanto spesso tendiamo a sottovalutarla. La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo nasce proprio per invertire questo trend.
L’immagine iniziale, capace di catturare immediatamente l’attenzione degli utenti, citava il numero totale di studenti di italiano presenti nel mondo: 2 milioni.
Due milioni di persone che scelgono di studiare l’italiano come lingua straniera. Un dato che ovviamente include gli oltre 400 mila studenti degli Istituti Italiani di Cultura e delle nostre scuole all’estero.
Personalmente, ho ritenuto questi numeri davvero impressionanti.
Il post continuava citando uno studio condotto dall’Università di Princeton, nel quale traspare l’interesse mondiale, specialmente tra i più giovani, per la lingua italiana. In particolare, se associata a quei settori tipicamente legati alle eccellenze del Bel Paese.
Parliamo quindi di musica, arte, architettura, cucina, moda, e ancora, ricerca scientifica e medica.
Tuttavia, è opinione diffusa, e come vedremo in parte motivata, che in una classifica delle lingue più importanti e di rilievo, su una scala mondiale, l’italiano non meriti un posto nelle prime posizioni.
Gli sforzi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sono volti all’affermazione e all’incentivazione dell’utilizzo della nostra lingua. La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che inizia oggi e durerà fino al 23 ottobre, ne è una rappresentazione.
Lingua Italiana, soft power e l’importanza della cultura
Uno dei vantaggi legati all’utilizzo e all’affermazione della nostra lingua risiede nel cosiddetto soft power.
Il termine coniato dal professore universitario Joseph Nye, in sostanza, identifica l’abilità di influenzare gli atteggiamenti del prossimo grazie alla capacità di attrazione che un determinato soggetto o entità riesce a esercitare.
Nonostante il grande fascino esercitato dalla cultura e dalle tradizioni italiane, nella classifica internazionale relativa al soft power, l’Italia occupa però solo il decimo posto.
I primi tre gradini del podio vedono la Germania al primo posto, seguita dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.
Come anticipato, le iniziative promosse dalla Farnesina mirano, tra le altre cose, a migliorare questa situazione.
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, evento che vede tra i principali promotori anche l’Accademia della Crusca, si propone infatti di “rafforzare la consapevolezza del grande valore della nostra lingua e cultura come strumento di promozione dell’immagine del Paese all’estero e come veicolo di messaggi, forme comunicative e contenuti pienamente inseriti nella contemporaneità”.
L’evento culturale internazionale ha origine nel 2001, anno in cui l’allora presidente della Crusca, Francesco Sabatini, decide di implementare l’impegno di promozione con una manifestazione incentrata di anno in anno su temi relativi all’uso della lingua italiana.
Questa settimana coinvolge da 21 anni enti e realtà di diversa natura, accomunati tutti dalla passione che riversano sulla nostra amata, e spesso bistrattata, lingua italiana.
Per saperne di più sull’evento di quest’anno consigliamo di visitare la pagina dedicata sul sito della Farnesina.
Foto di Fabio Mariano da Pexels