“Perché consentire a un solo giornale di influenzare le tue opinioni quando hai a disposizione i giornali del mondo a portata di un clic?”. Questo è il messaggio che ci accoglie una volta entrati nel sito di World News Translate.
Un’idea a dir poco interessante: consentire a un pubblico globale la fruizione delle notizie provenienti da ogni angolo del globo, nella lingua preferita dall’utente.
La piattaforma
L’app, disponibile sia per IOS che per Android, è davvero semplice e intuitiva. Una volta entrati nella schermata principale troviamo numerosi articoli disponibili, ovviamente redatti in lingue diverse dalle varie testate mondiali. Basta selezionare l’articolo e scegliere se aprirlo in originale nel proprio browser oppure selezionare la voce “Translate”. Optando per questa seconda opzione l’articolo verrà caricato automaticamente su Google Translate, il quale rileverà per noi la lingua source del testo e sul quale potremmo scegliere la lingua da noi preferita tra quelle (davvero numerose) presenti sul motore di traduzione automatica. Dopo alcuni secondi, il nostro articolo sarà tradotto e pronto per la lettura.
Abbiamo inoltre la possibilità di impostare la lingua predefinita per il target del processo di traduzione, e quindi leggere gli articoli nella nostra lingua, senza dover sempre selezionare questa voce. Possiamo infine filtrare le notizie per paese di provenienza, per argomento, tipologia di informazione o cercare per parole chiave articoli relativi a un dato avvenimento.
Certo, alcuni potrebbero giustamente far notare come, a seconda dell’articolo, basterebbe andare sul sito del giornale in questione e, se in lingua straniera, selezionare l’icona di Google Translate in altro a destra. C’è da dire però che la comodità di avere numerose testate in un’unica app, avendo quindi la possibilità di confrontare diverse fonti sullo stesso argomento, è sicuramente un punto a favore.
World News Translate, non solo pregi…
A sfavore, però, mi sento di sottolineare due problemi di questa piattaforma. La prima, in qualità di lettore, è la mancanza di testate giornalistiche autorevoli. Selezionando ad esempio “Italia” quale paese di origine della notizia mancano numerosi giornali affermati nel mio paese. Dei più quotati sono presenti solo il Corriere della Sera e Il messaggero. Selezionando invece la Francia, non sono presenti né Le Figaro né Le Monde.
Così facendo si corre il rischio di documentarsi solamente tramite fonti meno precise, o quanto meno tramite articoli scritti da giornalisti meno illustri, non per forza meno affidabili ma sui quali la fama non può garantire la veridicità di quanto scritto.
Infine, in qualità di traduttore, ritengo che per quanto i risultati della traduzione automatica, in questo caso il celebre motore Google, siano quantomai efficiente, il livello del testo tradotto non raggiunge la qualità che solo un professionista può garantire. Mi spiego meglio servendomi di un esempio. Oggi, curiosando sull’app mi sono imbattuto in articolo in francese nel quale si parlava della squadra di basket soprannominata “les Bleues”, quindi la nazionale francese. Utilizzando la funzione “traduci” ho selezionato la lingua italiana come target ottenendo un articolo nel quale si menzionavano gli “azzurri”, per tutti la nazionale italiana. Nonostante basti leggere l’intero articolo per comprendere di quale nazionale si parli, testo accompagnato peraltro da foto dei giocatori francesi, il rischio è quello di affidare a un motore di traduzione la propria visione dei fatti di cronaca, fraintendendo le notizie e farsi quindi fuorviare da un semplice errore.
Insomma, ottima idea, grande potenziale, ma c’è da lavorarci.
Stefano Gaffuri