Alcuni di voi si ricorderanno del nostro articolo “L’intelligenza artificiale per tradurre il linguaggio delle balene” nel quale abbiamo parlato del progetto CETI. Oggi rimaniamo in tema cambiando però specie animale. Oggi parliamo di elefanti.
Un team di ricercatori dell’organizzazione no-profit per la conservazione di questi animali ElephantVoices, ha sviluppato una raccolta digitalizzata di suoni e comportamenti che decodificano i metodi di comunicazione utilizzati dagli elefanti, raccolta lodata da Scientific American come il “primo Google Translate per gli elefanti”. Il programma, chiamato anche “The Elephant Ethogram”, include una raccolta di oltre 500 comportamenti e 3.000 video, fotografie e audio di vocalizzazioni di questi animali.
La prima raccolta sul linguaggio degli elefanti
La comunicazione animale rimane un argomento di dibattito, non solo in linguistica. Una delle questioni più rilevanti è se considerare i sistemi di comunicazione animale come veri e propri linguaggi.
Gli elefanti sono ben noti nel regno animale per avere una forma di comunicazione molto complessa. Tuttavia questo progetto di ricerca (ancora in corso) rappresenta la prima raccolta digitalizzata di comportamenti e vocalizzazioni degli elefanti. “In un momento in cui la biodiversità sta precipitando e le vite degli elefanti sono pesantemente influenzate dagli esseri umani, vogliamo anche spiegare al mondo cosa stiamo per perdere” ha detto Joyce Poole, co-fondatrice di ElephantVoices, a Scientific American.
Il progetto Elephant Ethogram è un po’ diverso dal CETI. Pur componendosi di un ampio pool di dati digitalizzati, in qualche modo simile ai corpora utilizzati nella traduzione automatica e nella linguistica dei corpora, non è guidato dall’intelligenza artificiale. Un etogramma è una raccolta di comportamenti osservati in una certa specie animale. Storicamente, include numerose osservazioni scritte e fotografie del comportamento ma i progressi tecnologici hanno permesso agli scienziati di implementare questi dati con registrazioni video e audio.
L’etogramma recentemente sviluppato serve a far luce sui comportamenti e le vocalizzazioni degli elefanti e renderli facilmente accessibili. Consentendo quindi ai ricercatori di decifrare (e forse, “tradurre”) la comunicazione tra elefanti. Il progetto sarà un prezioso passo avanti verso una migliore comprensione dei sistemi di comunicazione non umani.
Localizzazione a cura di Stefano Gaffuri.
Originale qui.