Sistemi informatici: cosa fa l’UNESCO
L’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, non ha certo bisogno di presentazioni, ma diremo qualcosa di più sulla sua struttura a livello di business mondiale, di presenza sul territorio internazionale e di necessità infrastrutturali nel comparto IT.
Con 70 uffici locali disseminati in tutta Europa, Africa, Stati Uniti, Sud America e Asia, l’UNESCO aveva bisogno di standardizzare le soluzioni IT usate dal quartier generale di Parigi (Francia) con le sedi di tutto il mondo. L’organizzazione era, pertanto, alla ricerca di una soluzione affidabile, sicura e semplice da implementare e che funzionasse fluidamente all’interno dell’infrastruttura esistente.
A causa di limiti di natura tecnica o finanziaria, alcuni degli uffici usano connessioni internet con bassa larghezza di banda che allungano sensibilmente i tempi di accesso ai file da parte della sede principale. Per questo motivo l’UNESCO sperava di poter adottare in ogni ufficio un nuovo sistema con macchine virtuali, utilizzabili per realizzare la ridondanza dei dati locali.
In più aveva bisogno di eseguire il backup di alcuni PC/Server del quartier generale. Queste esigenze hanno spinto l’Organizzazione a cercare un’alternativa: una soluzione affidabile ed economicamente conveniente che potesse rispondere alle sue necessità di virtualizzazione e backup.
Le parole chiave sono quindi virtualizzazione, backup e sicurezza.
In cerca di una soluzione adatta a questi molteplici requisiti, l’UNESCO ha scelto Synology per sviluppare un nuovo sistema. Synology si è distinta perché i suoi server RackStation sono molto più convenienti rispetto a quelli della concorrenza. In più, il sistema operativo integrato di Synology, DiskStation Manager (DSM), offre all’UNESCO una soluzione affidabile e sicura per gestire i suoi dati in tutto il mondo.
L’infrastruttura IT di ASTW: come (e meglio) di UNESCO
ASTW è dotata di un’infrastruttura IT all’avanguardia che le ha permesso di essere produttiva anche nell’èra non facile del distanziamento sociale. Limitazioni sociali che per le aziende si traducono spesso nella scelta obbligata dello Smart Working, e quindi nella necessità di progettare, implementare e utilizzare le tecnologie IT che lo rendono possibile in sicurezza e con prestazioni soddisfacenti.
ASTW ha quindi optato per una connessione a banda larga ridondata ma soprattutto un Data Center progettato e configurato ad hoc per permettere la fruizione dei servizi di rete sia dalle postazioni locali sia a quelle remote collegate lato WAN.
ASTW ha quindi deciso di potenziare ulteriormente il suo Data Center e tutta l’infrastruttura IT.
Nella nuova architettura in fase di realizzazione verrà implementato un Cluster VMware per la gestione di nuove macchine virtuali che utilizzeranno, come ha fatto l’UNESCO, il Server Synology sia per lo storage delle macchine virtuali stesse sia per i backup necessari.
Vediamo ora le differenze tra le scelte optate da un’istituzione internazionale come l’UNESCO e una società di servizi linguistici, come ASTW, che vuole utilizzare la “leva tecnologica” per l’ulteriore espansione aziendale.
In entrambe le soluzioni i Server NAS diventando un nodo nevralgico dell’infrastruttura IT e pertanto, a differenza dell’UNESCO, ASTW decide di configurare anch’essi in Cluster in modo da ottenere un maggior grado di fault-tollerance (fondamentale in ambiente business).
Lato Backup dei dati, infine, è stato utilizzato da ASTW un modello superiore di Server, dove al posto del DS918+ verrà inserito un DS1618+, ottenendo un miglioramento sia in termini di prestazioni sia di espansibilità per il futuro.
Il DS1618+, infatti, oltre a montare una CPU più performante, prevede la possibilità di utilizzare fino 16 unità disco (contro le 9 della soluzione UNESCO) e di espandere la memoria RAM fino a 32GB (contro gli 8GB dell’unità DS918+).
Questa nuova architettura permette ad ASTW di garantire la continuità aziendale in tutte le condizioni operative: questo rappresenta un potenziale vantaggio competitivo e una basa su cui fondare l’ulteriore sviluppo dell’azienda.
Dottor Mirko Davolio, IT Manager di ASTW
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