La seconda di questa serie di puntate, nelle quali parleremo dei vari paesi multilingue e di quali siano le lingue presenti in questi territori, parla del nostro bel paese: l’Italia.
Come accennato nella “puntata pilota“, la prima stagione si concentrerà sul territorio europeo. In Europa sono 13 gli stati bilingue o multilingue in cui sono presenti due o più lingue ufficiali, oltre a idiomi non riconosciuti in via ufficiale ma che vengono parlati da alcune parti della popolazione.
Cosa intendiamo per paese multilingue
Anzitutto occorre specificare che un paese, per rientrare in questo nostro elenco, non deve soltanto registrare due o più lingue parlate al suo interno (siano queste riconosciute come “lingua” o considerati dialetti). Il criterio base per la nostra (e non solo nella nostra) selezione dei paesi multilingue prevede che questi due o più idiomi siano riconosciuti a livello legislativo e utilizzati quindi per toponomastica, segnaletica, scuola e comunicazione.
Sulla carta quindi l’Italia non sarebbe da considerarsi come paese multilingue a tutti gli effetti. Sul territorio nazionale è riconosciuto il primato della lingua italiana. Ma…
Italia e regioni multilingue
Ma…a livello regionale, sono 4 le regioni italiane (a statuto speciale) che a norma di legge sono da considerarsi bilingue. Parliamo di Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna.
Da qui riteniamo opportuno, vista l’unità nazionale che accomuna tutte queste regioni con le altre dello stato italiano, considerare anche l’Italia come paese multilingue, nonostante il bilinguismo non sia riconosciuto in tutto il territorio.
Valle d’Aosta
Regione a statuto speciale situata nel nord-ovest del paese, sulle Alpi occidentali e che confina con Francia e Svizzera.
In Valle d’Aosta il bilinguismo prevede l’eguale utilizzo e rilevanza giuridica, oltre alla lingua italiana, anche per la lingua francese. Dalle piste da sci ai negozi di Courmayeur è infatti molto semplice incontrare persone capaci di esprimersi perfettamente in entrambi gli idiomi.
Trentino-Alto Adige
Questa regione dolomitica confina con Svizzera e Austria ed è situata nel nord-est della penisola.
Senza dilungarci troppo sulla gestione giuridica interna alla regione, da un punto di vista linguistico, vengono parlate, ovviamente oltre alla nostra lingua madre, anche il tedesco e il ladino. Il ladino (reto romanico o retoromanzo) è difatti classificato e ufficializzato come lingua, non come dialetto.
Friuli-Venezia Giulia
Confinante con Austria e Slovenia, questa regione autonoma riconosce ufficialmente due lingue: italiano e sloveno. Appare chiaro che il bilinguismo di queste regioni deriva in gran parte (per non dire in toto) dalla conformazione geografica del territorio.
Sardegna
Una delle due isole maggiori del nostro paese, la Sardegna è la quarta e ultima regione di questa puntata.
Così come per il ladino, il sardo è riconosciuto come idioma e non come dialetto. Da qui la natura bilingue della regione, nella quale le lingue ufficiali sono appunto il sardo e l’italiano.
L’importanza del multilinguismo
La presenza di più lingue nel nostro territorio, a mio parere, è da considerarsi una ricchezza da custodire e difendere.
Così come i nostri dialetti, queste lingue possono incrementare la cultura e la specificità del nostro paese, non contaminando bensì fornendo nuovi spunti alla lingua italiana.
Stefano Gaffuri
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